Ad un anno circa dalla sua scomparsa la memoria del
professor Antonino Ragona è sempre viva, impressa in tutte le sue opere,
capolavori che rivelano una grande cultura e soprattutto un grande amore per la
ceramica.
Tra i più grandi
rappresentanti della calatinità di tutti i tempi, il suo genio creativo si espresse
con la progettazione della decorazione in maiolica delle 142 alzate della Scala
Monumentale di S. Maria del Monte e per la cui realizzazione raccolse in tutta
la Sicilia maioliche risalenti ad un arco di tempo compreso tra il X e il XX secolo.
La Scala insieme al lavoro di ricerca filologica e di raccolta di materiali museografici documentari costituiscono oggi il patrimonio base dell’unica istituzione dell’Isola che presenti il quadro storico completo dello svolgimento tecnico-artistico della ceramica siciliana dalle origini ai nostri giorni.
Dottore in Lettere fu non solo un grande ceramista, ma anche ceramologo, autore di testi fondamentali
sulla storia della ceramica siciliana dalle origini ai giorni nostri, direttore
dell’Istituto
Statale d’Arte per la Ceramica, del Museo Civico, del Museo Regionale della
Ceramica e fondatore della Società di storia, patria e cultura.
Per chi si trovasse a visitare Caltagirone, tra le altre sue opere è possibile ammirare:
la statua in terracotta policroma dell’Addolorata nella Chiesa dei P.P. Cappuccini;
i ritratti degli uomini illustri calatini nella galleria "L. Sturzo";
il grandioso pannello in maiolica posto a coronamento della Scala, raffigurante il trionfale ritorno dei mille prodi Calatini corsi in aiuto del Conte Ruggiero normanno nell’espugnazione della rocca di Judica;
la progettazione del rivestimento in maiolica con l’aquila di coronamento nel palco musicale del Giardino Pubblico.
Per chi si trovasse a visitare Caltagirone, tra le altre sue opere è possibile ammirare:
la statua in terracotta policroma dell’Addolorata nella Chiesa dei P.P. Cappuccini;
i ritratti degli uomini illustri calatini nella galleria "L. Sturzo";
il grandioso pannello in maiolica posto a coronamento della Scala, raffigurante il trionfale ritorno dei mille prodi Calatini corsi in aiuto del Conte Ruggiero normanno nell’espugnazione della rocca di Judica;
la progettazione del rivestimento in maiolica con l’aquila di coronamento nel palco musicale del Giardino Pubblico.
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