sabato 26 dicembre 2009

Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo !!!

domenica 22 novembre 2009

II° Pranzo Domenicale " Siciliano "

ANTIPASTO - " Acciughe all'Agretto "

Ingredienti :
800 g di Acciughe
4 Pomodori Maturi
2 Spicchi d'aglio
2 Limoni
1 Mazzetto di Basilico
1 Pizzico abbondante di Origano
Olio Extra Vergine di Oliva

Pulite le acciughe, togliendo la testa e le interiora, e lavatele. Coprite il fondo di una teglia da forno con fettine di limone e adagiatevi sopra le acciughe insieme ai pomodori, pelati, privati dei semi e tagliati a pezzetti. Condite con l'olio di oliva, l'aglio tritato, le foglie di basilico e l'origano. Salate e pepate infornando il tutto a 180 °C per circa 30 minuti.
Le acciughe all'agretto sono ottime anche fredde.

PRIMO - " Pasta con le Sarde "


Ingredienti :
400 g di Pasta Lunga
400 g di Sarde Fresche
50 g di Filetti d'Acciughe sotto Sale
20 g di Uva Sultanina
20 g di Pinoli
3 Mazzetti di Finocchietto Selvatico
2 Spicchi d'Aglio
1 Cipolla
1 Bustina di Zafferano
1 Ciuffetto di Prezzemolo
Olio Extra Vergine di Oliva
Pangrattato

Mettete in un tegame 1 cucchiaio di olio di oliva, 1 spicchio d'aglio qualche cucchiaio di acqua, lo zafferano e 1/2 mazzetto di finocchietto selvatico, salate e pepate. Fate imbiondire, quindi unite i filetti di sarde, che avrete ottenuto pulendo, sfilettando, lavando con cura e asciugando il pesce fresco. Lasciate cuocere per alcuni minuti a fuoco moderato, poi togliete l'aglio e spegnete il fuoco. Sbollentate per circa 15 minuti il finocchietto rimasto, scolatelo, tritatelo e ponetelo da parte, avendo cura di conservare anche l'acqua di cottura. Tritate poi la cipolla e mettetela a soffriggere in padella con l'altro spicchio d'aglio. Aggiungetevi il finocchietto tritato, i pinoli, l'uva sultanina, precedentemente ammollata e asciugata, i filetti d'acciuga, dissalati e pestati in un mortaio con il prezzemolo tritato, e 1 mestolo di acqua di cottura del finocchietto. Fate insaporire a fuoco molto basso per circa 5 minuti. Utilizzate l'acqua di cottura del finocchietto per cuocere la pasta, aggiungendo se necessario altra acqua salata, e scolatela ancora al dente.

In una teglia, leggermente unta di olio, fate un primo strato di pasta e conditela con le sarde e con la salsa di finocchietto. Proseguite così fino ad esaurimento degli ingredienti, avendo cura di terminare con della salsa ed al termine spolverate con del pangrattato. Infornate alla temperatura di 180 °C per 20 minuti circa, quindi sfornate e servite ben caldo.

SECONDO - " Sarde alla Beccafico "
Ingredienti :
1 Kg di Sarde Fresche
7 Acciughe sotto sale
100 g di Uva Sultanina
100 g di Pinoli
2 Limoni
200 g di Pangrattato
3 Cucchiai di Zucchero
1 Ciuffetto di Prezzemolo
1 Ciuffetto di Basilico
1 Rametto di Alloro
Olio Extra Vergine di Oliva

Pulite e spinate le sarde, apritele a libro, lavatele e asciugatele accuratamente. Dissalate e diliscate le acciughe e tritatele finemente, poi unitele al pangrattato, precedentemente rosolato nell'olio, all'uva sultanina, ammorbidita in acqua tiepida e scolata, ai pinoli e al prezzemolo tritato. Amalgamate tutti gli ingredienti e poi salate e pepate. Distribuite una piccola parte di composto su ogni sarda e richiudetela, fermandola con uno stecchino. Proseguite fino ad esaurimento degli ingredienti. Disponete le sarde in una pirofila leggermente unta, alternandole con le foglie di alloro. Preparate una salsina, sciogliendo lo zucchero nel succo di 1 limone e aggiungendovi qualche cucchiaio d'olio, versatela sulle sarde e infornatele a 200 °C per 20 minuti circa.
Prima di servirle, cospargetele di basilico e decoratele con spicchi di limone.

DOLCE - " Fagottini Siciliani "

Ingredienti :
Per la Pasta:
600 g di Farina
5 Uova
150 g di Zucchero
250 g si Burro
1 Bustina di Lievito
Sale

Per il Ripieno:
300 g di Fichi Secchi
3 Uova
100 g di Mandorle Sgusciate e Pelate
150 g di Noci Sgusciate
100 g di Uva Sultanina
50 g di Pistacchi
150 g di Cioccolato a Pezzetti
1 Pizzico di Cannella

Mettete ad ammorbidire separatamente in acqua tiepida l'uva sultanina e i fichi. Tritate grossolanamente le noci, le mandorle e i pistacchi. Sbattete le uova in una terrina e unitevi l'uva sultanina, ben strizzata, i fichi secchi asciugati e sminuzzati, il cioccolato, a pezzetti, la marmellata, il trito di mandorle, noci e pistacchi e la cannella. Amalgamate con cura il composto e lasciatelo da parte. Per preparare la pasta, amalgamate sulla spianatoia, la farina con le uova, lo zucchero, il burro fuso un pizzico di sale e lievito. Quando avrete ottenuto una pasta ben omogenea, tiratela con il mattarello in una sfoglia sottile. Ritagliatela a rombi e nel centro di ognuno disponete un po’ di ripieno. Raggruppate i quattro vertici in alto e premete delicatamente con le dita in modo da formare appunto dei fagottini. Continuate fino ad esaurimento degli ingredienti. Adagiate i dolcetti in una teglia adeguatamente imburrata e infarinata. Infornata a 170-180 °C per circa 30 minuti.

Buon Pranzo ... da Nonna Pina ed Enza !!!

Nonno Biagio vi consiglia : CORVO Colomba Platino per il Pranzo ed un Buon Moscato Passito di Pantelleria per il Dolce.

domenica 1 novembre 2009

Dolci Tipici Siciliani: Frutta Martorana, Bersaglieri Neri e Bianchi

Ciao cari amici di Vacci Lisciu, per farvi sentire un pò a casa, o un pò siciliani, vi forniamo le ricette di dolci tipici siciliani che si mangiano, soprattutto, in questo periodo dell’anno, per la festa di Tutti i Santi e per la Commemorazione dei Morti. Dato che già è arrivato il freddo, i dolci cadono proprio a pennello, soprattutto per chi, come noi, soffre il freddo!!! Allora, buona preparazione…!!

FRUTTA MARTORANA
La Frutta di Martorana deve il suo nome alla Chiesa della Martorana di Palermo nei pressi del convento omonimo, dove le suore ebbero l’idea di creare con il marzapane dei dolcetti con i colori e la forma dei più diversi frutti. Secondo una nota tradizione, la frutta di Martorana sarebbe nata perché le suore, per abbellire il convento per la visita del papa dell'epoca, vollero sostituire i frutti raccolti dal loro giardino creandone di nuovi con mandorla e zucchero.

Ecco gli ingredienti del Marzapane (detto “a caldo”) :
250 g di mandorle sgusciate
500 g di zucchero
Finitura: coloranti per dolci e gomma arabica


Preparate innanzitutto il marzapane, di cui vi diamo una versione casalinga. Tuffate le mandorle in acqua bollente per togliere la sottile pelle che le ricopre, nel caso aveste le mandorle da sgusciare e non pelate; poi passatele subito in forno caldo in modo che si asciughino bene, ma attenti a non bruciarle. Pestatele in un mortaio, aggiungendo ½ bicchiere d’acqua, così da ottenere una pasta omogenea. Mettete lo zucchero in un pentolino a fuoco basso con qualche cucchiaio d’acqua e fatelo sciogliere, mescolando con un cucchiaio di legno.
Unite la farina di mandorle allo sciroppo di zucchero, girate un attimo e versate su un piano (possibilmente di marmo bagnato), aspettate che si raffreddi un po’ (per evitare ustioni) e incominciate ad impastare e lavorate a lungo in modo da amalgamare bene gli ingredienti e ottenere una pasta fine e omogenea.
Potete ora dare alla pasta le forme che la vostra fantasia vi suggerisce. Disponete i dolcetti su un piano infarinato e lasciateli asciugare un paio di giorni. Colorateli quindi con i coloranti per dolci, lasciateli asciugare e infine lucidateli con la gomma arabica.

BERSAGLIERI AL CIOCCOLATO

Anche questi biscotti fanno parte dei buonissimi dolci della tradizionale Festa dei Morti. Nella provincia catanese li chiamiamo Bersaglieri, ma in altri posti vengono chiamati Reginette o a volte anche Totò.

Gli ingredienti :
500 g di farina
400 g di fondente
200 g di lievito madre (quello utilizzato dai fornai)
200 g di cioccolato fondente
100 g di zucchero
80 g di strutto
1 pizzico di vanillina
1 pizzico di sale
25 g di burro per la placca


Versate la farina su una spianatoia, facendo una fontana, e versate acqua tiepida (10 cl circa) amalgamando il tutto con cura, insieme ad un pizzico di sale e allo strutto, e aggiungete il lievito madre e lo zucchero. Dopo aver impastato fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo, ricavatene dei bastoncini lunghi 10 cm circa. Imburrate una placca e disponetevi i bastoncini ben distanziati fra loro. Copriteli con un canovaccio e lasciateli lievitare, in luogo tiepido, fino a quando avranno raddoppiato il loro volume. Metteteli in forno già caldo a 200°C e fateli cuocere per 10 minuti. Sfornateli e abbassate la temperatura del forno a 150°C. Rimettete i biscotti in forno e fateli cuocere per 15-20 minuti. Intanto preparate la glassa sciogliendo a bagnomaria il cioccolato con il fondente e la vanillina (per la glassa al limone sciogliere zucchero in acqua e limone).
Intingete i biscotti nella glassa ricoprendoli completamente. Lasciateli asciugare e … buon appetito!!

domenica 11 ottobre 2009

La Suoneria di VACCI LISCIU - Free Gadget QR Code

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venerdì 25 settembre 2009

I Simboli della Sicilia

Un vero siciliano, anche se vive lontano dalla propria terra d’origine, non può non conoscerli !!!


I simboli ufficiali della Regione Sicilia sono:
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a) la bandiera;
b) lo stemma;
c) il gonfalone.
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La bandiera Siciliana fu adottata ufficialmente con la legge regionale n. 1 del 2000, precedentemente i simboli ufficiali della Sicilia erano stemma e gonfalone, adottati con la legge regionale n. 12 del 1990.
La legge stabilisce che la bandiera siciliana sia esposta all'esterno del Parlamento siciliano (Assemblea Regionale Siciliana), dalla sede della giunta regionale, dalle sedi dei consigli provinciali e comunali, dalle sedi dei presidenti delle provincie regionali e dei sindaci dei comuni, nelle sedi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, negli edifici in cui sono costituiti seggi elettorali in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento siciliano.
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La bandiera.
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La bandiera della Sicilia è formata da un drappo di forma rettangolare, di colore rosso aranciato e giallo in senso diagonale, al centro riproduce lo stemma della Regione siciliana, raffigurante la Triscele color carnato con il gorgoneion e le spighe, che ha dimensioni pari a tre quinti dell'altezza della bandiera.
.La storia del Triscele è articolata e, per alcuni versi, ancora avvolta nel mistero poichè si ricollega alla mitologia: simbolo della Sicilia, è composta dalla testa della Gorgone, i cui capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano tre gambe piegate all'altezza del ginocchio.
La Gorgone è un personaggio mitologico che, secondo il poeta greco Esioso (VIII - inizio VII secolo a.C.), era ognuna delle tre figlie di Forco e Ceto, due divinità del mare: Medusa (la Gorgone per antonomasia), Steno (la forte), Euriale (la spaziosa). Avevano zanne di cinghiale, mani di bronzo, ali d'oro, serpenti sulla testa e nella vita, abitavano presso le Esperidi (figlie di Atlante, abitanti presso l'isola dei Beati, nella parte più occidentale del mondo), ed erano in grado, con uno sguardo, di pietrificare gli uomini.
Le spighe di grano sono simbolo di fertilità del territorio.
Le tre gambe rappresentano i tre promontori (in greco triskeles) punti estremi dell'isola: capo Peloro (o punta del Faro, Messina), capo Passero (Siracusa), capo Lilibeo (o capo Boeo, Marsala).
.Un'altra versione della testa è quella di una donna, forse di una dea, in taluni casi raffigurata con le ali per indicare l'eterno trascorrere del tempo, contornata da serpenti per indicare la saggezza. I serpenti in seguito furono sostituiti da spighe di frumento dai Romani per significare la fertilità della terra dell'Isola e simboleggiare il suo status di "granaio" di Roma.
Il Triscele apparve sulla scena prima della colonizzazione greca dell'isola, ma furono i Greci per primi a chiamarla Trinakìa (mutato nel tempo in Trinacrìa), dalla parola greca: trinacrios, che significa treis (tre) e àkra (promontori), da cui anche nel latino trìquetra (a tre vertici). Il Triscele, in seguito, fu adottato dai greci come simbolo della Trinacria, che è rimasto un sinonimo per Sicilia.
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Gli studiosi sono concordi nell'affermare che si tratta di un antico simbolo religioso orientale, sia che rappresentasse il dio Baal, o il sole, nella sua triplice forma di dio della primavera, dell'estate e dell'inverno, sia che rappresentasse la luna con le gambe talora sostituite da falci lunari. Le sue più antiche manifestazioni documentarie, si trovano. in monete di varie città dell'Asia Minore, come Aspendo in Panfilia, Olba in Cilicia, Berrito e Tebe nella Troade, ed in città della Licia, con datazione variabili dal VI al IV secolo a.C.. Il simbolo della Trinacria, se perdette il suo originario valore solare, ne acquistò uno sacrale in Sicilia, dato il suo valore apotropaico, che lo trasformò in una sorta di talismano.I normanni, arrivati in Sicilia nel 1072, esportarono la Trinacria nell'isola di Man, che la scelse come simbolo in sostituzione di quello precedente (un vascello) di origine scandinava.
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Il vessillo ufficiale della Regione Siciliana, drappo bicolore giallorosso con al centro il vecchio simbolo triscelico della Trinacria, esprime diagonalmente il giallo della bandiera civica di Palermo e il rosso della bandiera civica di Corleone, che fu il primo comune siciliano a seguire l'esempio di Palermo nella vigorosa rivolta antifrancese del Vespro Siciliano, scoppiato nella Città di Palermo il 30 Marzo 1282, che vide la contesa tra gli angioini ed i siciliani ai quali si allearono gli aragonesi.
Un momento di rilevanza simbolica della Trinacria nella storia della Sicilia si è avuta il 30 agosto 1302 con la costituzione dell'isola in Regno di Trinacria a seguito della pace di Caltabellotta, alla conclusione della guerra del Vespro. La titolarità del regno era, dal punto di vista formale, assegnata a Federico II d'Aragona, di fatto era indipendente dal resto dei possedimenti angioini nell'Italia meridionale.
La Trinacria è presente anche negli stemmi di varie dinastie nobili quali gli Stuart d'Albany d'Inghilterra (forse derivato proprio dal loro dominio su isole del mare d'Irlanda, tra cui l'isola di Man), i Rabensteiner di Francia, gli Schanke di Danimarca, i Drocomir di Polonia e in quello di Gioacchino Murat, re delle Due Sicilie all'inizio del 1800.
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Il gonfalone.
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Il gonfalone della Regione siciliana, delle dimensioni di metri due per uno, è costituito da uno scudo collocato su fondo azzurro, a sua volta campeggiante su uno scudo inquartato (in alto, a sinistra, giallo; a destra, rosso aranciato, con l'iscrizione colore bianco «REGIONE SICILIANA»; in basso, a sinistra, rosso aranciato; a destra, giallo), bordato da un filetto colore oro.
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Il criterio che ha presieduto al disegno del gonfalone, che è gelosamente conservato alla Presidenza della Regione di piazza Indipendenza a Palermo, è stato quello di raffigurare gli emblemi delle famiglie che hanno fatto della Sicilia un Regno.
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In alto a sinistra si trova quello degli Altavilla (famiglia normanna).
La loro "avventura nel Sud" iniziò nel santuario di San Michele a monte S. Angelo, dove si erano recati in pellegrinaggio e dove furono "ingaggiati" per cacciare i bizantini dal meridione d'Italia. Lo fecero così bene, che mentre Roberto il Guiscardo cacciò i "greci", il fratello minore, Ruggero, con una guerra durata trent'anni, fece lo stesso in Sicilia con gli arabi, sconfiggendo l'Islam e restituendo piena libertà alla fede cristiana. Essi portarono la nostra regione a grande splendore, costruirono le grandi chiese arabo-normanne, diedero pace e benessere al nostro popolo. L'aquila nera presente nel secondo quarto, in alto a destra, è l'emblema degli Hohestaufen, duchi di Svevia, e successivamente imperatori del Sacro Romano Impero. Federico II, figlio di Enrico VI e dell'ultima normanna, Costanza, regnerà da Palermo sul Sacro Romano Impero. Le spoglie di questi tre personaggi riposano nella cattedrale di Palermo.
Nel terzo quarto sinistro, in basso, la triscele (in colore carnato su campo argenteo).
Nell'ultimo quarto è presente il simbolo della casa aragonese, i cui colori rosso ed oro richiamano l'origine spagnola e le due aquile nere il suo legame con gli svevi.

I Simboli della Sicilia. 

domenica 13 settembre 2009

Nuovi link amici di Vacci Lisciu

Vi segnaliamo tre nuovi link amici di Vacci Lisciu :

Radio Gl@mour - http://www.radioglamour.net

Radio Gl@mour è una nuova piattaforma musicale che spazia tra sonorità Pop, Lounge, Jazz, Soul, House e Deep. Questa web-radio ti accompagna durante la tua giornata trasmettendo bella musica che ti tenga compagnia mentre lavori in ufficio, mentre stai studiando, o semplicemente per rilassarti. Radio Gl@mour ti propone un mix di musica che spazia dai top 40 trasmessi dalle radio, ai singoli che difficilmente potresti ascoltare da un emittente in Fm. Ascoltala e noterai la differenza.


Enoteca Maria - http://www.enotecamaria.com

Enoteca Maria non è il solito ristorante italiano all'estero
: sorge a Staten Island, New York, e la sua fortuna è tutta dietro ai fornelli, in particolare nelle mani di sette autentiche nonne italiane che lavorano a rotazione come chef. Carmela viene da Marcianise, Cristina da San Giuseppe Iato, Gaia da Milano, Adelena da Casola, Nina da Salerno, Rosaria da Chieti e Teresa da Agrigento. Con loro hanno portato la tradizione di differenti cucine locali italiane che ora fanno assaporare con successo ai clienti newyorkesi del ristorante.

Il Filtro - http://www.ilfiltro.it

Il portale www.ilFiltro.it è nato per iniziativa del prof. Michele Crudele nel 2001 in risposta alla richiesta di informazioni da parte di genitori e docenti sul tema della protezione della navigazione dei minori su Internet. L'obiettivo è quello di offrire tutto il proprio supporto per creare le condizioni affinché rete e risorse informatiche, oltre a essere sempre più diffuse e condivise, siano al contempo sempre più affidabili e sicure. Purtroppo la pornografia su Internet è frequente. Accanto all'ignobile sfruttamento commerciale del corpo della donna, è un veicolo di diffusione di molti virus informatici.
Ma non è solo questione di sesso: violenza efferata, uso di droghe, incitamento al terrorismo, sono altri temi diffusi su Internet, che possono essere attenuati da una discreta efficacia dei filtri.
Posto che il metodo migliore è che un educatore o un genitore stia accanto ai bambini, agli adolescenti o ai propri figli mentre usano Internet, data l'impossibilità di farlo sempre, sono possibili approcci per evitare i rischi della navigazione. Ilfiltro.it può aiutare e consigliare chiunque ne abbia bisogno.
L'Associazione Centro ELIS gestisce le attività connesse al portale, nell'ambito delle sue finalità istituzionali e in collaborazione con gli altri enti aderenti al Manifesto ELIS.

sabato 15 agosto 2009

La rinascita dei Siciliani. NO alla MAFIA !!!

Per me ogni estate è sempre bellissimo andare in ferie nella mia terra, ma questa volta voglio raccontarvi ciò che io e i miei amici abbiamo osservato mentre passeggiavamo tra le strade di Taormina (una città a caso, una delle mie preferite).
I negozietti caratteristici del luogo vendono magliette con le scritte " Nun vidu, Nun sentu, Nun parru ", con l’immagine del mafioso corredato da lupara, con il volto de " Il Padrino " del film di Francis Ford Coppola e statuette in ceramica del mafioso e della mafiosa. Non vi sembra una gran tristezza ??? Si vendono prodotti di bassi principi morali, che danno un’immagine negativa dei siciliani, ricordando ciò che è stato e sottolineandolo ancora come una realtà consolidata e accettata.
Basta con questi stereotipi, i siciliani sono stanchi di essere conosciuti ed etichettati in questo modo, è vero che la mafia ha fatto parte e fa parte della Sicilia, ma i siciliani non nascono da una terra ricca di marciume!! Non si può essere conosciuti e ricordati per i famosi film di mafia, per il padre padrone e la donna sottomessa, per il terrore, l’omertà e la paura, per la mentalità chiusa e all’antica e per le “ fuitine ”.
Un siciliano è molto altro: è accogliente, caloroso, altruista e cela dentro sé migliaia di volti e di tradizioni, in seguito alle influenze greche, romane, arabe, normanne e tante altre. Il suo passato non può essere un modello se si parla di mafia; il suo presente e il suo futuro sono in evoluzione, in cambiamento, grazie ai modelli di grandi uomini che sono morti per l’amore e per la giustizia.
Dalla cronaca si evince che i siciliani stanno uscendo dal loro guscio di paura e omertà, si stanno svegliando per far rivivere la Sicilia, che è ricca di gente, luoghi, testimonianze, tradizioni meravigliose, che sono tutto ciò che deve essere tramandato ed esportato nel mondo.
Le magliette e i prodotti Vacci Lisciu vogliono essere parte della vitalità e giocosità proprie della Sicilia, caratteristiche che potrebbero aiutare a superare ed abbattere quei muri di omertà ancora alti in tante parti della regione e della nazione. La maglietta con la scritta " Vidu, Sentu, Parru ", vuole essere uno stimolo ad andare controcorrente per far uscire i giovani dal coro silenzioso degli omertosi e gridare a gran voce, col megafono, che la Sicilia non è tutta mafia, i siciliani non sono mafiosi!!
Noi di Vacci Lisciu vogliamo promuovere un sito molto importante per la lotta alla mafia e alla richiesta del pizzo: http://www.addiopizzo.org/
Addiopizzo è un movimento nato a Palermo, un’associazione di volontariato che si fa portavoce di una “rivoluzione culturale” contro la mafia, il cui campo d’azione specifico è la lotta al racket delle estorsioni, promossa concretamente con lo strumento del “Consumo critico Addiopizzo”.
Fondamentale è la campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica attuata dal movimento, facendo ricorso ai mezzi di comunicazione più disparati, dagli adesivi alle pagine web. La campagna “Contro il pizzo cambia i consumi” è una campagna di solidarietà e di sostegno a favore di chi ha fatto una scelta coraggiosa contro la mafia e invita i cittadini a riflettere sul fatto che fare la spesa da chi paga il pizzo significa finanziare indirettamente la criminalità organizzata. I commercianti pizzo-free, che hanno deciso di non pagare la mafia, si possono riconoscere per gli adesivi “Addiopizzo” che espongono nelle vetrine delle loro attività; così si potranno frequentare alberghi, ristoranti, pub, librerie e tutte le tipologie di negozi e attività che non finanziano la mafia.
Inoltre il movimento partecipa a progetti di educazione alla legalità e all'antimafia presso le scuole di Palermo e provincia e ad eventi, conferenze e manifestazioni sia in Italia che all'estero.
Tutti noi possiamo fare qualcosa, diffondere l’iniziativa “Addiopizzo” anche fuori da Palermo e dalla Sicilia, perchè nessuna parte d'Italia è immune alle problematiche mafiose e del racket. Chiunque condivida l’iniziativa può scaricare gratuitamente gli adesivi, stamparli e attaccarli nella propria città o anche aiutare il comitato con donazioni o devolvendo il cinque per mille.

Infine vi consiglio di leggere questi articoli: uno riguarda l’adesione dei cittadini catanesi ad AddioPizzo e come si stia provando a muovere gli animi di tutti i catanesi http://www.addiopizzo.org/public/liberainformazione_011008.pdf , l’altro riguarda una manifestazione avvenuta a Catania, Dance Attack, con lo slogan “Arte (contro cosa) nostra” http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_07/catania_dance_attack_anti_mafia_divieto_ballerini_3dbd83d6-7cc7-11dd-ba5e-00144f02aabc.shtml

martedì 4 agosto 2009

" Vacci Lisciu " - PLAXO & TWITTER

Non potevamo di certo mancare su PLAXO e TWITTER, alleghiamo sotto i 2 LINK ad altri importanti Social Network / MicroBlogging
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VACCI LISCIU @ PLAXO
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Seguiteci ... a presto e Buone Ferie !!!

mercoledì 1 luglio 2009

IL LIMONCELLO E IL MANDARINETTO DI SICILIA

Nonostante la paternità del limoncello sia contesa da amalfitani, sorrentini e capresi, la Sicilia ne è una delle maggiori produttrici grazie alla buona qualità e la grande quantità dei limoni presenti sull’isola.
Vi forniamo la nostra ricetta sicula, ormai consolidata da anni e di nostro gradimento, che speriamo piaccia pure a voi!!

IL LIMONCELLO DI SICILIA

Ingredienti:
0.5 l di alcool puro
150 g di bucce di limoni non trattati
600 g di zucchero
1 l di acqua

Preparazione:

tagliare le bucce dei limoni (non trattati con sostanze chimiche) utilizzando il pelapatate in modo da asportare solo la parte superficiale della buccia (cioè solo la parte gialla). Mettere le bucce in infusione con l’alcool in un barattolo con chiusura ermetica e lasciarlo per 15 giorni al buio.
Trascorsi i 15 giorni sciogliere lo zucchero nell’acqua calda, poi filtrare l’alcool e miscelarlo all’acqua zuccherata fredda.
Lasciare riposare per altre 24 ore e servire ben freddo, soprattutto come digestivo dopo i pasti.


... leggete e annotate anche la ricetta del mandarinetto, che è simile a quella del limoncello, vi sarà utile nel periodo adatto, cioè quando avrete a disposizione tanti mandarini.

Questo liquore è tipicamente di origine sicula!!

IL MANDARINETTO DI SICILIA

Ingredienti:
0.5 l di alcool puro
150 g di bucce di mandarini non trattati
600 g di zucchero
1 l di acqua

Preparazione:

tagliare le bucce dei mandarini (non trattati con sostanze chimiche) utilizzando il pelapatate in modo da asportare solo la parte superficiale della buccia (cioè solo la parte arancione). Mettere le bucce in infusione con l’alcool in un barattolo con chiusura ermetica e lasciarlo per 15 giorni al buio.
Trascorsi i 15 giorni sciogliere lo zucchero nell’acqua tiepida, poi filtrare l’alcool e miscelarlo all’acqua zuccherata fredda.
Lasciare riposare per altre 24 ore e servire ben freddo, soprattutto come digestivo dopo i pasti.

mercoledì 22 aprile 2009

Siciliani, un popolo ancora in emigrazione !!!


Chissà perché per un emigrato pensare alle vacanze è uguale a ritornare nella propria terra d’origine e dai propri familiari!!?
Io, vivendo lontano dalla mia città nativa, posso dare diverse risposte a questa domanda, ma sicuramente quella più certa è che sento davvero tanto la mancanza dei luoghi dove sono cresciuto e, soprattutto, dei miei cari.
Questa può essere una cosa bella e romantica, ma non facile da realizzare come sembra!! Innanzitutto, i periodi delle partenze sono quelli delle feste, in cui un pò tutti abbiamo qualche giorno di ferie, ma sono anche i più richiesti. Ciò significa che tutti i biglietti, ad esempio per andare in Sicilia, hanno prezzi alle stelle, in particolare quelli aerei.
Per poter evitare di fare lunghissimi ed estenuanti viaggi in auto, in pulman o in treno, si dovrebbe prenotare l’aereo almeno sei mesi prima per poter comprare i biglietti ad un prezzo accessibile, perché dopo ci si rimetterebbe buona parte dello stipendio. Ciò significa che bisognerebbe prevedere gli impegni e organizzare la vita lavorativa con largo anticipo, ma questo non è sempre possibile, non si può parlare ai colleghi di organizzare le ferie pasquali in prossimità del Natale o le vacanze natalizie durante l’estate.
Quindi ognuno, in base alle proprie disponibilità economiche, deve decidere quale mezzo sia più opportuno, credendo che l’aereo sia sempre il migliore. Sotto un certo punto di vista sicuramente lo è, ma non pensate che sia un mezzo rapido come si crede. Infatti il giorno della partenza bisogna essere all’aeroporto almeno un’ora e mezzo prima della partenza, senza contare a che distanza ci si trova dall’aeroporto, e bisogna sperare che l’aereo sia puntuale e che il tuo bagaglio non sia eccessivo, cioè bisogna pesarlo prima di uscire di casa per evitare lo spiacevole inconveniente di superare il limite consentito e quindi di dover pagare sovrattasse da 7-8 euro per ogni Kg in più, come se stessimo acquistando i salumi al supermercato!! Capisco che bisogna rispettare le regole perchè magari l’aereo non può supportare un peso eccessivo, ma allora perché pagando posso far partire il mio bagaglio? Mi sembra un pò una presa in giro, soprattutto se considero che magari il mio era un biglietto low cost!!
Ma l’avventura di un viaggio in aereo non finisce qui: i controlli di sicurezza al metal detector, anche per i voli nazionali, sono molto accurati, non si possono trasportare con il bagaglio a mano liquidi in contenitori superiori a 100 ml a causa della minaccia di liquidi esplosivi e oggetti in metallo (quando all’interno dell’aeroporto si può acquistare tranquillamente) e, se per caso li hai sul vestiario e fanno suonare l’allarme, possono farti spogliare in pubblico pur di accertarsi che non si tratti di niente di pericoloso. Questa non vuol essere una critica ai controlli, che sono necessari ed indispensabili per la nostra sicurezza, ma quello che più mi fa ridere e nello stesso tempo preoccupare è che facendo un viaggio in nave per la Sicilia ed imbarcando anche l’auto non mi abbiamo mai chiesto i documenti, lo stesso per l’autobus e il treno, e questo mi fa pensare che un delinquente qualunque potrebbe muoversi tranquillamente per l’Italia mentre io, che voglio semplicemente andare a trovare la mia famiglia, devo sentirmi trattato come un possibile terrorista!! Purtroppo noi emigrati dobbiamo essere pronti a tutte queste avventure, sì perché ogni viaggio diventa questo, immaginate le lunghe code in autostrada, anche a causa degli interminabili lavori in corso, o la prolungata traversata dello stretto di Messina con il treno. Poi mi chiedo, facendo un confronto tra Sicilia e Sardegna, entrambe grandi isole italiane, perché i residenti sardi hanno delle tariffe agevolate per poter viaggiare e i siciliani no?
In conclusione, riflettendo su tutto ciò, penso che un siciliano, come tanti altri emigranti, rimane sempre così legato alla sua terra per una vita intera, tanto da non accorgersi che ci sono milioni di altri posti al mondo dove poter trascorrere una bella vacanza e che con tutti i soldi che spende per tornare nella propria “Itaca” sarebbe potuto andare alla scoperta di nuovi continenti!!
Da buon siciliano, ma non ignorante, consiglio sempre ad ognuno di voi: “Vacci Lisciu” che la vita ti sorriderà!!

lunedì 6 aprile 2009

Vacci Lisciu e la musica hip hop

La passione e l’amore per qualcosa in cui si crede veramente porta a fare cose che neanche noi ci aspetteremmo da noi stessi, ognuno di noi esprime le proprie emozioni e l’amore per la vita nei modi più svariati, uno di questi sicuramente è la musica. E’ incredibile come la musica possa coinvolgere le vite non solo di chi la scrive, ma anche di chi la ascolta.
Oggi voglio parlarvi di due amici siciliani, una donna e un uomo, entrambi cantautori di musica hip hop, nati e cresciuti nel capoluogo siciliano, la bella Palermo, che con la loro musica trasmettono forti emozioni, esperienze della loro vita, aspettative, delusioni, che credo siano ciò che ognuno di noi può provare e affrontare nel cammino della vita.
Eli G è una giovane siciliana che ha iniziato a cantare proprio per il desiderio di esprimere se stessa con un genere di musica che da sempre l’ha affascinata e l’ha accompagnata nella sua vita. Che si tratta di emozioni vere potete capirlo solo ascoltando le parole di ogni singola canzone, parole ricercate, ma che escono dal cuore, dettate da emozioni, esperienze e incontri della vita; un brano molto particolare è “Mind the gap”, brano che parla di anoressia, disturbo prevalente nel genere femminile e che soltanto una donna può realmente capire. E’ importante sottolineare quanto sia affascinante che anche le donne cerchino di farsi largo in questo genere musicale, prevalentemente dominato dagli uomini; infatti, ci sono donne che in tutta Italia vogliono esprimersi al mondo in un modo molto speciale e presto lo faranno proprio grazie all’uscita di una nuova compilation curata da Ellzed, Eli G, insieme a DjTaz e Ness, in cui tutti i brani sono di cantautrici del mondo hip hop. La compilation, “Come un uomo e con l’uomo”, è un progetto no-profit e anti-sessista che vede la partecipazione di numerosi artisti appartenenti alla cultura Black e che vuole lanciare un messaggio di integrazione della donna, come nella vita anche nella musica, un progetto contro ogni presunta superiorità, pregiudizio o discriminazione di un sesso rispetto all’altro, progetto che vede donne e uomini uniti insieme per ricordare e sostenere chi certi diritti e riconoscimenti non li ha. L'intento della compilation é divulgare musica con componente femminile, facendola presentare e supportare da personalità maschili.
A breve, inoltre, sarà disponibile il primo CD di Eli G scaricabile gratuitamente da www.myspace.com/eligmusic .

Spillo, giovane e intraprendente cantautore, ha la passione per il genere hip hop fin dall’adolescenza, ma da ben 6 anni scrive musica; ha un suo particolare modo di esprimersi, per lui comporre musica è un impegno costante, perchè fa parte di se stesso. Ormai da tanti anni è conosciuto e apprezzato tra i giovani palermitani, ha prodotto diversi mixtape, ma la sua musica si sta diffondendo in ambito nazionale grazie all’uscita del suo ultimo CD, “Note di Periferia”, in cui il tema principale è quello della vita, vita vissuta in una città come Palermo, città dalle mille sfaccettature e dai mille volti. Il tema dell’amore è stato trattato in uno dei suoi ultimi singoli, “Se mi cercherai”, brano realizzato in collaborazione con Fre e Slep; è una canzone che parla della fine di una storia d’amore, è molto intensa e coinvolgente, grazie anche al video girato tra le vie di Palermo, da vedere e da ascoltare assolutamente!! Spillo da sempre collabora con altri cantautori palermitani e quello che colpisce è come la musica crei dei legami speciali, legami di amicizia veri e profondi che si avvertono nelle espressioni stesse della musica.

Non è difficile poter ascoltare e apprezzare tutti i loro brani, “my space” permette di farlo e anche di scaricarli in freedownload, noi di Vacci Lisciu amiamo la musica e crediamo nella sua forza, crediamo in coloro che parlano alla vita portando messaggi di amicizia, di amore, di speranza e di lealtà e ci fa piacere che siano proprio dei siciliani a farlo!!

domenica 15 marzo 2009

Torta Siciliana di Mele & Cannella


Dopo un paio di mesi d'assenza, pubblichiamo una nuova ghiotta e sana Ricetta.
Tra gli ingredienti noterete il Burro che potrà essere sostituito in alternativa all'Olio di Oliva questo la rende una " Torta Dietetica " e/o adatta a chi è intollerante ai Latticini !!!

Ingredienti per 6-8 persone

- 200 gr. di Farina
- 6/8 Mele Renetta
- 200 gr. di Zucchero
- 200 gr. di burro (in alternativa 2 Tazzine di Olio Extra Vergine d'Oliva - 100 gr.)
- 5 Uova
- 2 Cucchiaini di Lievito in Polvere
- Buccia grattugiata di 1 Limone
- Succo di Mezzo Limone

Sbucciare le Mele e dividerle in 4 parti ed ogni quarto in 3 fette. Metterle in una ciotola, irrorarle con il succo di Limone e mescolarle bene affinché non anneriscano.
Prendere le 5 uova, suddividere i Tuorli dagli Albumi e montare quest'ultimi a neve, a parte sbattere i Tuorli con lo Zucchero.
Successivamente inserire in una ciotola capiente i Tuorli e gli Albumi appena montati insieme alla Farina, il Burro o in alternativa l'Olio d'Oliva, il Lievito, la Buccia grattugiata del Limone.

Una volta che l'impasto sarà ben amalgamato versarlo in una Tortiera del diametro di 28 cm., precedentemente imburrata ed infarinata. Prendere gli spicchi di Mele Renetta ed inserirle nell'impasto seguendo un andamento circolare.
Far cuocere la torta di mele in forno preriscaldato a 190° per circa un'ora. A cottura ultimata, togliere la torta dal forno e capovolgerla sul Piatto di Portata. Infine cospargerla con Zucchero a Velo e Cannella setacciati insieme a piacere.


Nonna Pina & Enza

venerdì 6 febbraio 2009

Vacci Lisciu & Facebook + 6000 !!!

Un altro Grande ed Importante traguardo è stato raggiunto, + di 6000 Inscritti alla FACEBOOK FANs Page di VACCI LISCIU. In poco più di 2 mesi altri 5000 Siciliani e Simpatizzanti hanno voluto aiutarci e aggregarsi alla nostra Community.

VACCI LISCIU è oramai diventata una Pagina di riferimento, un Brand di identificazione, un modo di essere ... una filosofia di Vita !!!

Grazie di Cuore ancora una volta a chi ci ha Sponzorizzato e a chi continua a farlo, Grazie a chi come Noi si sente di ... ESSERE SICILIANO !!!
Sul Sito Vacci Lisciu [http://www.vaccilisciu.com] alla Pagina NEWS trovere il LINK per effettuare il Download Gratis dei WallPaper di Vacci Lisciu !!!
Vacci Lisciu - To Be Sicilian

lunedì 19 gennaio 2009

Il Pranzo Domenicale di Nonna Pina & Enza

Bavette al Pesto di Mandorle
Ingredienti x 4 persone :
- 400gr. di Bavette
- 70gr. di Mandorle
- Aglio
- Limone (solo la scorza)
- 40gr. di Parmigiano (grattugiato)
- 50gr. di Rucola
- Olio d'Oliva
- Sale e Pepe Nero

Privare le Mandorle della pellicina e tritarle insieme all'aglio, la scorza del limone, la rucola, il parmigiano, il sale, il pepe nero e l'olio d'oliva fino ad ottenere un composto cremoso.
Nel frattempo, cuocere le bavette, scolarle (tenendo un pò d'acqua di cottura da parte) al dente e condirle con il Pesto di Mandorle. Mescolare e, solo se necessario, aggiungere un pò d'acqua di cottura. Servire Caldi.
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Coniglio al Limone
Ingredienti x 4 persone :
- 1 Coniglio a Pezzi
- Aglio
- 2 Limoni
- Olio d'Oliva
- Brodo
- Sale e Pepe
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Rosolare il coniglio con olio e aglio, lasciando da parte solo un pò di polpa. Cuocere per circa 1 ora salando e bagnado con il Brodo. Tritare il fegato ed il cuore del coniglio insieme alla polpa messa da parte, rosolare il trito con olio e aglio, salare, pepare, quindi bagnare con il succo di limoni e 1/2 bicchiere d'acqua. cuocere per 30 minuti e versare la salsa sul coniglio. Servire.
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Budino di Arancia al Marsala
Ingredienti x 4/5 porzioni :
- Il Succo e la Buccia grattuggiata di 4 Arance
- Panna Spray
- 2 Bicchierini di Marsala (circa 1 dl)
- 6 Tuorli e 2 Albumi d'Uovo sbattuti
- Noce Moscata grattugiata
- Cannella in polvere
- 200gr. di Zucchero
- un pizzico di Sale
- Burro
- Mandorle

Mescolare a mano o con un Frullino elettrico per almeno 10 minuti tutti gli ingredienti, salvo il burro, le mandorle e lo zucchero. Imburrate generosamente una forma da budino che vada al forno e riempirla con il composto. Cospargere di fiocchetti di burro, mandorle affettate e zucchero. Cuocere in forno moderato (160-180 gradi) per circa mezz'ora. Lasciare raffreddare e rovesciare su un piatto di portata. Servire guarnito di panna montata e decorazioni di scorza d'arancia.