La cuccìa dolce
Ingredienti:
600 g di grano
500 g di ricotta
300 g di zucchero
150 g di cioccolato fondente
1 bustina di vaniglia
Latte
Sale
Le dosi di questa ricetta sono per 6 persone.
Si tratta di una ricetta molto semplice anche se il grano richiede un trattamento piuttosto lungo perché bisogna metterlo ad ammollare in abbondante acqua per almeno 24 ore; poi sciacquatelo e cuocetelo in acqua salata a fuoco basso per circa 5 ore finchè non diventa tenero. Trascorso questo tempo, scolatelo accuratamente e mettetelo in una terrina.
In un recipiente a parte, lavorate bene la ricotta, lo zucchero e la vaniglia, allungando con un pò di latte se il composto dovesse essere troppo asciutto. Passate infine il tutto al setaccio in modo che la crema risulti liscia e senza grumi. Unite infine il composto di ricotta al grano e ai pezzetti di cioccolato, mescolate bene e servite in coppette individuali.
Per una preparazione più immediata, senza bisogna di tenerlo a bagno, comprate un tipo di grano semi-lavorato, cioè asportato del suo strato di crusca più esterno, il grano duro semiperlato.
La cuccìa come tu vuoi
Ingredienti:
500 g di Grano duro semiperlato
Zucchero, cannella, sale, olio extravergine di oliva a piacere.
Fate cuocere 500 g di grano in una pentola con 5 l circa di acqua a fiamma alta fino alla bollitura, poi abbassate la fiamma e continuate la cottura per circa un’ora senza mai girarlo (con la pentola a pressione in meno acqua lasciate cuocere per 20 minuti circa).
Per la minestra: a cottura ultimata salate e scolate a piacere, poi aggiungete l’olio extravergine d’oliva.
Per un dolce semplice: a cottura ultimata aggiungete a piacere zucchero e cannella.
FESTA, CULTO E TRADIZIONE
La festa di S. Lucia è una tipica festa liturgica in onore di una vergine martire delle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano ai cristiani agli inizi del IV secolo d.C.
Santa Lucia, patrona di Siracusa e dei non vedenti, era una giovane siracusana di ricca famiglia, che dopo aver avuto in visione S. Agata decise di donare la sua vita e i suoi beni a Cristo. Un suo pretendente, saputo ciò, si vendicò denunciandola come cristiana al Prefetto. Lucia riuscì a sopportare torture terribili, ma infine, inginocchiatasi in preghiera, venne decapitata con un pugnale.
Privo di testimonianze è l’episodio di Lucia che si strappò gli occhi, probabilmente è diventata la protettrice della vista e degli occhi per il suo nome originato da Lux, luce.
Ciò che lega la Santa alla Cuccìa è il miracolo della fina della carestia, avvenuto a Siracusa il 13 maggio del 1646, quando la popolazione in preghiera a S. Lucia nella cattedrale, ebbe un segno divino, una colomba posatasi sull’altare, e l’annuncio dell’arrivo di una nave carica di cereali e frumento. Si narra che il popolo affamato mangiò il frumento così com’era senza macinarlo.
Il culto della santa si è diffuso in tutta Italia e nel mondo anche in seguito all’appropriazione del corpo della santa da parte dei Bizantini, corpo che successivamente fu trafugato dai Veneziani in seguito alla conquista di Costantinopoli e oggi conservato a Venezia nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia.
Nel nord d’Italia il 13 dicembre è una bellissima festa per i bambini perché di notte la santa, con l’asinello e il cocchiere porta doni ai bambini, che devono fargli trovare in casa una tazzina di caffè, un pezzo di pane e un piatto di farina per l’asinello.
Nessun commento:
Posta un commento