

"Caponata di Melanzane"
Iniziamo con qualcosa di davvero leggero ... è un piatto molto noto ed esclusivo della tradizione gastronomica siciliana. Nella ricca cucina baronale uno degli ingredienti principali per la preparazione era il pesce, spesso il polpo o i molluschi. Nella cucina povera, per motivi economici, il pesce veniva spesso soppiantato dalle verdure, o in casi eccezzionali veniva utilizzato pesce più economico, come il capone, da cui deriva il nome.
Ingredienti
Per 6 persone.
8 melanzane siciliane lunghe
400 gr di salsa di pomodoro
1 mazzetto di sedano
150 gr di capperi salati o sottaceto
1 mazzetto di basilico
1/2 bicchiere d'aceto
Sale quanto basta
Olio d'oliva extravergine.
Preparazione
Tagliate a dadini le melanzane, senza eliminare la buccia, e lasciatele riposare in acqua salata per circa un'ora. Scolatele ed asciugatele bene, successivamente friggetele in un tegame con olio d'oliva abbondante fino a ricoprirle. A parte tagliate il sedano a pezzetti e sbollentate in acqua salata. Snocciolate le olive bianche e mettetele per una decina di minuti in acqua calda. Nel contempo cucinate la salsa utilizzando 400 grammi di pomodori maturi, due piccole cipolle e del basilico fresco. Fate rosolare le olive binche snocciolate in un tegame con poco olio, aggiungete i capperi ed il sedano, aggiungete la salsa di pomodoro e condite con aceto e zucchero. Infine versate nel tegame anche le melanzane e lasciatele insaporire per qualche minuto nel sugo a fuoco lento. La caponata va servita fredda con foglioline di sedano come guarnizione.
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Vacci Lisciu FunClub ha premiato l'originalità di questa foto, realizzata da Emilio, appassionato di fotografia ed amante dei viaggi, con la messa on-line del suo scatto e con una maglietta Vacci Lisciu in regalo.
La coppola è appoggiata su uno dei 142 gradini della scala di Santa Maria del Monte di Caltagirone, scala che collega la piazza e il municipio alla parte più alta e antica della città, dove si trova la bella chiesa dell'Ex-Matrice, dedicata alla Madonna di Conadomini.
Nelle alzate di ogni gradino ci sono piastrelle in ceramica con maioliche tipiche della città, ispirate ai vari periodi storici delle dominazioni arabe, normanne e spagnole, al periodo barocco e contemporaneo, e tutti i gradini sono uno diverso dall'altro per la varietà di decorazioni raffiguranti immagini sacre, animali, frutta, disegni floreali e geometrici.
Nel periodo primaverile-estivo la scala viene spesso decorata: a maggio con composizioni floreali in omaggio alla Madonna, l'Infiorata, a luglio per la festa del santo patrono, San Giacomo, e a ferragosto viene illuminata per diverse sere dalle fiamme di migliaia di lucerne (“coppi”) colorate, posizionate sui gradini. In base alla sistemazione e ai colori dei “coppi”, di volta in volta diversi, vengono realizzate splendide raffigurazioni che si possono ammirare per un paio di ore a sera, guardando la scala un pò da lontano, e che lasciano estasiato chiunque partecipi all'evento.
Le antiche testimonianze e tradizioni, l'arte e l'architettura, i sapori e la cultura della città di Caltagirone sono preziose e tutte da scoprire, allora perchè non fare una gita da quelle parti?